Intelligenza artificiale, e noi?
Una sfida alla nostra umanità
L’Intelligenza Artificiale è qui, nelle nostre vite, e ci rimarrà a lungo. Questo è il dato di fatto da cui partire. La prima conseguenza è che dobbiamo sforzarci, tutti insieme e ognuno con i suoi strumenti, per capirla e regolarla. Se lo sviluppo è, di fatto, in mano ai capitali privati, la politica e la gestione pubblica (a tutti i livelli) devono impegnarsi per dare delle regole che ne indirizzino le potenzialità verso il Bene Comune.
Questo il riassunto della serata del 14 ottobre, organizzata dall’associazione Obiettivo Piemonte, in cui è stato presentato il libro di Antonio Palmieri “Intelligenza artificiale. E noi? Una sfida alla nostra umanità”, insieme a Claudia Porchietto e Carlo Giacometto: il dibattito si è concentrato sugli aspetti etici e morali di questo complicato, ma ineludibile, argomento.
Ne sono venuti fuori tanti spunti interessanti, tra cui uno di stretta attualità per per la città di Torino , che ospiterà il Centro nazionale dell’Intelligenza Artificiale, con un investimento pubblico di 20 milioni di euro. Pochi, di fronte ai miliardi delle multinazionali private, ma abbastanza se verranno utilizzati per formazione e sviluppo, per uscire dalla mono-vocazione all’automotive e creare una nuova identità che coinvolga le nostre eccellenze nell’università e nella ricerca, nella sanità e nell’aerospazio, con quell’impronta etica, di socializzazione del benessere, che ha sempre caratterizzato il modo sabaudo di fare impresa.
IL VIDEO DEL CONVEGNO
Per rivedere l’incontro, clicca qui.
Intanto, tre brevi video con la presentazione del convegno di Antonio Palmieri, Claudia Porchietto e Carlo Giacometto.